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Notizia del 14/10/2013
Quando ero in attesa della mia bambina, pensavo che avrei dovuta chiamarla Tomaso. Come si sa, le mamme “sentono” certe cose e io avrei giurato che sarebbe stato un maschio. Ci siamo conosciute quella mattina di un sabato prima di Pasqua, verso le 9.30, e mi sono subito innamorata di Lei.
Giulia è sempre stata una bambina con un buon carattere, non capricciosa, ubbidiente. Riservata, diligente. E anche tanto bella :D
Da piccola amava stare a casa degli zii, perché lì c’era Marco, il suo idolo, la sua passione, un mito che è rimasto, da sempre. Lui aveva i nei, lei voleva i nei. Lui aveva l’apparecchio ai denti, lei voleva l’apparecchio ai denti. Con lui e per lui si sarebbe gettata nel fuoco. Guardavano la televisione sul divano, lui sotto, come una pelle d’orso appoggiata e lei sopra la sua schiena, fiera di essere lì.
Gli anni dell’asilo sono volati, la portavamo la mattina e lei, tutte le mattine, ma se dico tutte, vuol dire tutte!.. piangeva. Poi la sera non sarebbe più venuta via, tanto le piaceva stare lì. Poi le elementari e le medie. Era una soddisfazione andare ai colloqui. Ha imparato, nel corso degli anni, un linguaggio nuovo: la musica. Per 10 anni ha studiato chitarra classica. Ha imparato a sciare, poi a giocare a tennis. A nuotare e a pattinare. E si stufava quando le proponevo un nuovo corso, non ne aveva voglia: in piscina si bagnava, per andare a sciare bisognava alzarsi presto. Le dicevo che non doveva imparare per fare l’olimpionica, ma solo per un suo divertimento futuro. Se fosse successo più avanti che gli amici le avessero chiesto di andare a sciare, oppure al mare, lei avrebbe saputo cavarsela. Non capiva al momento, però dopo così è stato e se ne è ricordata :D
Ha giocato a pallavolo per anni nella mia mitica squadra del cuore la “Loretana”, la stessa in cui ho giocato anch’io, per anni, da giovane.
E sono arrivate le superiori, lo scientifico. E sempre con Simone, l’amico del cuore, dall’asilo. Sono arrivate le prime insufficienze, giusto per rimettere i piedi per terra. Ma sono servite per crescere, per prendere le misure alle proprie capacità e al tempo. Il cuore iniziava a battere per qualche morosetto, qualche delusione, una bugia che le ha fatto capire che la verità è comunque sempre meglio.
E noi ci siamo ritrovati, come si dice, invecchiati? (:D) e lei è partita per Trieste.
Da piccola, un giorno, dopo ovviamente essere passata per il voler fare da grande la parrucchiera, la regina (-“ Mamma bisogna studiare tanto per fare la regina? E io: “beh in effetti qualche lingua diversa dovrai ben conoscerla, ma il problema grande sarà un altro: dove lo troviamo il re?-) viene a casa e mi dice che aveva capito cosa voleva fare da grande: (premetto che non erano gli anni di CSI & Co.) “Voglio fare il medico che taglia i morti per vedere di cosa sono morti”…
Ho pensato che forse era da portare da uno psicologo, le era forse successo qualcosa che noi non sapevamo? Però la sua idea era fissa e in terza superiore ha voluto fare uno stage in Anatomia Patologica del nostro Ospedale, che le è piaciuto tantissimo. Quindi a Trieste sostiene l’esame di ammissione a Medicina. Non passa e si iscrive a Biologia. L’anno seguente riprova e non passa. E mi dice: “Mamma, se i nonni hanno deciso così, vuol dire che va bene così, in questo momento non lo capisco ma lo capirò” (I suoi nonni lei, non li ha mai conosciuti né vissuti, ma tanto era il mio legame con loro che per lei sono diventati un filo invisibile a cui aggrapparsi al bisogno, una fede.) E si è laureata in Biologia con una passione travolgente. Ha deciso che il suo futuro era la ricerca e così è andata in Irlanda ad imparare l’inglese. Poi si è iscritta alla Specialistica e, dopo un periodo per la preparazione di Tesi ad Oxford, l’altro giorno ha conseguito la Laurea Magistrale in Genomica Funzionale con 110 punti.
Partirà presto per la Svezia, ha avuto una proposta.
E il pensiero, alla fine, non va a quei Nonni che avevano davvero ragione?
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Commenti
1 - (14/10/2013 16:03) gibran scrive :
Ho quasi pianto a leggere una storia...questa storia, di una bambina così prodigiosa da far passare per " normale " anche la sua mamma : )
Io vi conosco da questo sito, leggendo ciò che scrivi tu Giovanna, del tuo lavoro e della tua vita, e penso che...penso che così come da una buona e bella pianta, nascerà certamente un bellissimo e buon frutto, da una mamma speciale come Te, non poteva che nascere una " dottoressa " così !!Una donna così !
Auguri ad entrambe e congratulazioni ancora.
Siete da ammirare
2 - (14/10/2013 16:11) lagioi scrive :
Grazie!!! :")
3 - (15/10/2013 00:53) cristiana scrive :
che dire,Grande Gioi!!le belle notizie son belle!
4 - (15/10/2013 11:09) gnoma scrive :
... meravigliose :-)
complimenti Giulia, un abbraccio
5 - (17/10/2013 21:22) Lorena scrive :
Gioi, ho pianto un sacco. Mi sono emozionata io, non oso immaginare voi genitori e lei in primiss! Idola Giulia! Bravissima veramente! Un abbraccio fortissimissimo! Lorena!
6 - (18/10/2013 10:38) lagioi scrive :
Gnometta mia dolce, dove sei???..
Lorena, tesoro!! Te la dovrei quanto meno presentare, ma sabato riparte purtroppo :(
7 - (04/11/2013 19:51) M.Lourdes scrive :
Grande Giulia!!!
Come dice sempre mia mamma "i cani non possono fare gatti!" che, in questo caso, tradurrei "da una Grande persona, non ne può di certo nascere una piccola!"
Un bacione ad entrambe ed un grande in bocca al lupo alla mitica Giulia!
8 - (08/11/2013 14:23) gioi scrive :
MaryLou, grazieeeeeeeeee...vado davvero fiera della mia cucciola!! un bacio a te.
Ps: tu che sei nel giro, trovami la compagnia aerea più vicina, poco costosa e veloce per andare a trovarla. Ovvio non pretendo partano dal campo sportivo di Anzù, mi sposto anche un pò..... :D :D :D