Una passeggiata notturna

Notizia del 11/01/2012

Scritto da Gioi

Tante volte lo avevamo detto. E altrettante volte non lo abbiamo fatto.

Ma ieri sera, con la luna piena e il cielo terso, siamo partite: appuntamento in piazza a Lasen cò le tose. Si parte alle 17. Il cielo è ancora chiaro, con destinazione Solferino.

Lasen è un piccolo paesello di mezza montagna, ma è una meraviglia! Tutto da scoprire, ogni angolo ci regala qualcosa di nuovo, ogni nuova curva ci porta su, da cui ammirare un paesaggio mozzafiato e il fiato ci è stato davvero mozzato dalla salita ripida, eravamo partite in quarta... e ci siamo subito ridimensionate: il passo pimpante di prima, lascia spazio ad un mesto cambia gamba lento e già stanco.

Ci risolleviamo pensando a quelli che decidono l'Everest, guardano su e pensano: "dobbiamo arrivare là" - cosa vuoi che sia per noi Solferino? E andiamo avanti!

Non si arriva mai, la domanda è sempre questa: "Tizzi, ma quanto manca?" e lei: "dai ancora 'na curva, e son rivade"... ma è l'ultima curva che non arriva mai! :D

E il buio ormai ci avvolge, e la luna non sorge... che sia la sera sbagliata? (eheheheh)

Ed eccola qua, davanti a noi la casa di Aurelio, mai vista una casa con così tanto piacere!! Lui ci aspetta col fuoco acceso, sembrava di essere arrivate in una fiaba. La Francy va allo steccato dal quale si gode un panorama incredibile: dal Nevegal al Monte Avena, tutte le luci possibili, sono accese sotto di noi.

Silenzio.

Parla il silenzio.

E' incredibile quello che stiamo vedendo, giriamo dietro la casa e il San Mauro è lì in tutta la sua maestosità, un pò cupo lambito dal buio, fa un pò di timore, rispetto: che meraviglia!

E come tre bambine davanti alla giostra, stiamo lì a bocca aperta a guardarci intorno. Il posto è davvero magnifico ed è solo a poco più di un'ora di cammino dalla piazza. Per una stradina ben tenuta, in mezzo a prati e boschi che, in questa stagione, senza foglie, ti lasciano guardare attraverso.

Entriamo, Aurelio ci ha fatto trovare pane e mortadella, il più buon pane e mortadella che abbiamo mai mangiato, un bicchiere del suo clinto .. occcchhhheemmmeraviggliaaa!!! il fuoco acceso, profumo di fumo, ripeto oh che meraviglia!!

Chiaccheriamo, Aurelio ci racconta storie di paese, storie di montagna. Poi usciamo e assistiamo al sorgere della luna dietro al colle, uno spettacolo, veloce è uscita dal bosco, veloce ha iniziato ad illuminare la valle, il bosco, la montagna. Che emozione!

Arriva l'ora del rientro, Tizzi decide di prendere il sentiero a destra, Francy ed io pensiamo "speriamo bene!"

E giù, ripido come all'arrivo, il bosco ci accoglie. Sempre le montagne, alte, la poca neve illuminata dalla luna, ci fanno compagnia. Un letto di foglie sotto i piedi, la luce delle pile, un silenzio incredibile, solo i nostri respiri. E arriviamo ai prati e possiamo spegnere le torce perchè la luna illumina meglio; ma che posti, che casette, che ben tenuto, che spettacolo! Francy si perde con i cavalli che, incuriositi, erano tutti schierati a guardarci. Ci fermiamo, ammiriamo quel che sta sotto e quel che sta sopra di noi: è vero non siamo chissà dove, non abbiamo fatto chissàche...ma anche dietro l'angolo di casa nostra ci sono esperienze ed emozioni uniche da vivere.

Qualcuno si aggrega per la prossima volta? :D

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