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Il paese delle porte colorate

Notizia del 28/05/2011

Scritto da Gioi

Quanto si pensa, si sogna, si programma un viaggio, poi in un batter d'ali è già finito.

Però resta ciò che si è vissuto, ciò che si è visto e "mangiato"!!

All'aereoporto di Treviso è stato tutto molto semplice, bagagli a mano, check-in on line, un attimo ed eravamo già seduti, appiccicati al finestrino per vedere il film delle alpi sotto di noi. E invece niente alpi, solo nuvole candide che, all'arrivo a Dublino sono diventate grigie. Stessa cosa all'aereoporto irlandese, tutto velocizzato dall'avere solo il bagaglio a mano :D

Ci ha accolti un vento non conosciuto. Gli alberi erano scossi, i prati sembravano mari d'erba con onde burrascose... meravigliosi!!

Giulietta è arrivata a prenderci e con il bus siamo andati al b&b che avevamo scelto... e poi via all'avventura:

Christ Church Cathedral, la cattedrale medievale, Grafton Street, la via per eccellenza dello shopping,Ha’Penny Bridge, il celebre ponte pedonale ad arco che risale al 1816, costruito per unire le due sponde del Liffey, il fiume che attraversa Dublino, St. Patrick Cathedral, St. Stephen’s Green, un angolo verde che qualsiasi cittadina può invidiare, Trinity College,una delle più prestigiose università a livello mondiale e, senz’altro, la più blasonata e antica d’Irlanda,la statua di Molly Malone, affascinante pescivendola e prostituta. La leggenda narra dalla presenza del suo fantasma che si aggirere fra i vicoli nelle notti nebbiose, ispiratrice dell'inno della capitale. O’Connell Street, l'immenso viale disseminato di negozi :D!! Dublin Castle, Temple Bar, il quartiere di tendenza, un reticolo di viuzze, caffè, bar, teatri e soprattutto pub! È il ritrovo dei giovani dublinesi, il centro nevralgico del divertimento irlandese.

Contemporaneamente a noi però, c'è stata la visita a Dublino, visita importante e storica, della Regina Elisabetta. Ogni tre per due eravamo fermi davanti a transenne, perchè doveva passare la Regina :( Poi c'è stata la finale di Coppa Uefa allo stadio di Dublino, tifosi ovunque, rumorosi ma ordinati. L'ultimo giorno una visita che desideravo fare da anni: la Guinness Storehouse, la mitica fabbrica della Guinness. Nato nel lontano 1759, questo stabilimento occupa ben 26 ettari di terreno e le parti più antiche sono state riconvertite in un museo, composto da ben sei piani, che mostra ai visitatori il processo di fermentazione e di fabbricazione, una storia ricca di tanta tradizione. La visita si conclude in un grande attico rotondo, completamente vetrato - in cui è istallato il "Gravity Bar" - che vanta una favolosa vista a 360 gradi sui tetti della città.

Insomma, pochi giorni ma molto intensi, impreziositi da pranzi e cene in locali veramente interessanti: dal ristorante italiano Dunne & Crescenzi , al ristorante tipico irlandese The Merchants Arch in Temple Bar, al mitico Pub Irlandese Boxtyhouse , dove le zuppe e lo stufato e lo Irland Sirloin Steak ci hanno deliziato il palato e l'anima!

Una cosa curiosa di Dublino sono le porte d'ingresso alle case, colorate! una diversa dall'altra, bellissime :D

Alcune delle meravigliose e coloratissime porte che ho visto a Dublino.
Alcune delle meravigliose e coloratissime porte che ho visto a Dublino.
Alcune delle meravigliose e coloratissime porte che ho visto a Dublino.
Alcune delle meravigliose e coloratissime porte che ho visto a Dublino.
Alcune delle meravigliose e coloratissime porte che ho visto a Dublino.
Alcune delle meravigliose e coloratissime porte che ho visto a Dublino.
Alcune delle meravigliose e coloratissime porte che ho visto a Dublino.
Alcune delle meravigliose e coloratissime porte che ho visto a Dublino.
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E qui ipotizzano il motivo per cui le porte di Dublino sono così una diversa dall'altra.

A proposito Giulia l'abbiamo trovata felice, serena e ben inserita!!

La Gioi

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